Dalla più remota antichità le ciglia furono impastate, tinte, ed ornate per dare più espressione agli occhi, o per motivi magici o medicinali. Le più antiche attestazioni che abbiamo di questa pratica sono registrate in scoperte di 3,500 AC, nell'antico Egitto. EGITTONell'Antico Egitto, gli uomini stilizzavano le sue ciglia più che le donne. Credevano che gli unguenti usati per questo fine allontanassero gli spiriti demoniaci. Era anche un modo di ricreare l'immagine di Re, il dio Sole. Perfino imbrattavano le ciglia dei neonati, per fortificare la sua visione, e mantenerli lontani del malocchio. Questa pratica aveva anche propositi medicinali. La galena, uno dei componenti usato come cosmetico, era molto effettiva come repellente di insetti e disinfettante. Il clima desertico dell'Egitto era asciugo e scaldi; il trucco negli occhi contribuiva a proteggerli dalla lucentezza del sole. Le donne credevano che la malachite, un altro componente degli unguenti, era provvisto per Hathor, la dea dell'Amore, e che funzionava come un afrodisiaco. Gli egiziani oscuravano le sue ciglia in toni verdi o neri, quello che creava la "effetto mandorla". Conservavano i suoi cosmetici in brocche o bicchieri. Il cosmetico più popolare per gli occhi era il Kohl. |
Il kohl è una preparazione in base a galena, (solfuro di piombo), ed altri componenti, come malachite, (carbonato di rame), e carbonio amorfo, cuprita, siliconi, talco e hematita, generalmente mischiate con grassi animali. |
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Jarros de Kohl, de 1800 a 200 AC (Science Museum, London, UK) Diverso brocche kohl si trovò in tombe egiziane in scavi archeologici, come quella del re Tutankamón in Tebas, di 1325 AC. La sua maschera funeraria aveva lapislazzuli colorando i suoi occhi, per ricordare il kohl che usò in vita. |
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