EGITTO - IL RE TUTANKHAMON
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Questa è una ricostruzione del viso del re Tutankhamon, fatta per una squadra di scienziati francesi, egiziani e statunitensi, scaneando un "prototipo di modello rapido" dello scheletro che fu armato dall'antropologo forense Jean-Noel Vignal, del Centre Technique de la Gendarmerie Nationale. La mappa dello scheletro fatto per Vignal fu analizzata dalla scultrice antropologica Elisabeth Daynes, di Parigi. Il lavoro di Daynes fu combinare scienza ed arte per ricreare il viso più esatto possibile di Tutankhamon. È notoria l'arredamento degli occhi del re. (Science Daily, Maggio 11 2005).

 

INDIA

"Un unguento fatto di tabernamontana coronario, la costosa specie di arabicus, e della flacortia cataphracta, è usata come unguento per cosmetica. Se si fa una fine polvere di quelle piante, e si applica alla miccia di una lampada, e si scotta con olio di vetriolo azzurro, il pigmento nero che si prodursi, quando si applica alle ciglia, ottiene l'effetto di fare adorabile ad una persona".

(Kama Sutra, scritto tra i secoli I e IV DC).

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Qui si descrive come gli antichi indù preparavano il kajal. "Kajal" è "kohl" in indù. Nella cultura Punjab, bambini ed uomini ungevano le sue ciglia in una cerimonia tradizionale chiamato surma;aveva un significato religioso, ma credevano anche nelle proprietà medicinali del kajal, raccomandato per l'Ayurveda, come un rinfrescante per gli occhi ed un protettore dei raggi del sole. Il kajal era - e è ancora - fatto a mano: bruciavano durante tutta la notte una miccia, fatta con stracci bianchi, dentro una lampada con olio di castoro. Per la mattina, l'aggiungevano ghee, (burro chiarificato), alla pasta risultante, o più olio di castoro, e la preparazione era conservata in piccole scatole.